venerdì, gennaio 11, 2008

Morte di un poeta

Il tempo della rivalsa giunge alla fine,
morendo lentamente dentro,
mi avvio per i sacri giardini dell'eden.

Consapevole di quello che succede,
riluttante per il compiersi del destino,
la mia ora si avvicina inesorabile.

Giorni passati a pensare,
a quel che ne sarà di noi,
fin quando l'amara consapevolezza volge al termine.

Mio caro lettore, i nostri minuti sono contati,
il tempo lungo, di giorni malsani si affievolisce
nella clessidra della vita.

Tocco con mano gli ultimi istanti,
granelli di sabbia che scorrono,
senza poter fermare per un attimo il momento.

La mia fine è imminente,
avrei voluto creare qualcosa di personale,
avrei voluto sognare una vita diversa.

Il sangue all'interno sgorga riluttante,
il mio organismo invecchia precocemente
il mio pensiero frammento di un ricordo.

Ma anche se presto farò compagnia ai vermi,
tu lettore non uccidere le mie parole,
fatti soggiogare da esse e rendimi eterno.

Tu e solo tu puoi farmi vivere,
per sempre nei tuoi pensieri,
fa che le mie parole non si perdano nel crepuscolo della sera.

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