giovedì, marzo 20, 2008

Confusione del saggio

Confusione del vecchio saggio,
arrancandosi in una giornata umida
si rispecchia in pozzanghere di sangue.

I pensieri scivolano nei suoi occhi
mentre strani ricordi lo perseguitano,
ferite di una vita precedente.

Saggezza del pensiero,
imparando da un ricordo
insegnando la vita.

I bambini lo circondano ansiosi,
aspettando le sacre parole
di un racconto favoloso.

Il racconto di un amore perduto,
che ha elevato la sua anima celestiale
per farlo cadere in un inferno personale.

Spirito e corpo infernale,
odiando la vita
mi hai insegnato ad amarla.

Fortuna dei sogni,
sconsiderata pazza giocoliera
di sentimenti profani.

Nascosta in un angolo del cuore,
giochi con l'amore di una parola
senza capire che eri un sogno.

Il risveglio è imminente,
altri cinque minuti di oblio
e poi di nuovo la luce.

venerdì, marzo 14, 2008

L'apparenza delle cose

Estasi mentale in una giornata uggiosa
mentre i pensieri fanno da cornice
all'esistenza del pover uomo.

Gli occhi di lei fissi su di me
guardando quello che avevo da offrire
e non ragionando su quello che ero.

Stanchi del nuovo mondo,
semplifichiamo l'estasi di due corpi
soffermandoci all'apparenza delle cose.

Confessioni pericolose di un cuore malato,
spogliamoci dei nostri peccati
mettiamo a nudo quello che di reale nascondiamo.

Voce celestiale di questo nuovo mondo,
corpo angelico di questa terra
ferita e martoriata nell'anima.

Siamo esseri persi nell'oblio
alla ricerca di un amore selvaggio
cercando di riempirci di lei.

lunedì, marzo 10, 2008

Muorendo nella notte

Anestetico mentale,
sfiorando la pazzia,
resto immobile nell'infinito.

Viaggio inebriante,
di uno spirito saturo,
gli occhi lo circondano come pianeti.

Essere galleggiante in universo senza fine,
fregando l'uomo diventi uomo,
rimembrando l'estasi di un bacio.

Muore la notte di una vita tragicomica,
mentre il buio soave e denso al tatto,
lo circonda e ricopre di pece.

Eri là a sfiorare l'infinito,
mentre le sue lisce cosce
ti aprivano le porte del paradiso.

L'ultimo respiro,
l'ultima visione,
il mattino si è risvegliato.

venerdì, marzo 07, 2008

Prigioniero dell'amore

Paesaggi incantevoli,
nell'oblio della conoscenza,
circondano il suo corpo
riportandoci alla dolcezza della visione.

Esseri persi nell'infinità dei suoi occhi,
sogniamo mondi imperfetti,
paradisi celestiali,
espressione per l'amor proprio.

Stanchi di una vita,
stanchi di inutili parole,
viviamo per vivere
sudando il nostro amore.

Una semplice parola,
con molteplici forme
a volte magnifiche
a volte infernali.

Occhi cuciti, labbra serrate,
le mie mani sfiorano l'immenso,
assaporando gli odori,
immagine di un angelo asimmetrico.

Prigioniero dell'amore,
ho addobbato le quattro mura,
con parole e frasi dolci,
rassegnazione dello spirito.

lunedì, marzo 03, 2008

Prigione dell'anima

Viviamo in una cella,
una gabbia di cemento armato,
come esseri in trappola.

Rinvanghiamo ricordi assopiti,
parole rubate,
sogni mai fatti.

Mentre le urla dei nostri versi,
riecheggiano tenebrose
negli angoli oscuri della nostra cella.

Prigionieri del nostro essere,
carcerieri delle nostre voluttà
arranchiamo una domanda.

Chiusi in una stamberga,
tra sorrisi, grida e sciame di falsità
ci tappiamo le orecchie per non sentire.

Ora dopo ora, martoriamo la nostra anima,
con parole e pensieri, cercando di soffocare
quello che di reale rimane in noi.