mercoledì, ottobre 31, 2007

Ricordi notturni

La notte, regione oscura,
ci domina e sorprende con i suoi sapori,
mentre zitti ci avventuriamo nei boschi.

Capanne maleodoranti ci aspettano
in attesa della cattiva civiltà
che ci riporterà il suo falso sapore.

Io e lei stesi su un letto di perle
giochiamo con i nostri corpi e le nostre fantasie,
paura di vivere, la sua figa mi ghermi come una mano amichevole.

Le porte sono tutte spalancate,
in attesa dello straniero
che ci riporti buone notizie.

La pioggia cade dolcemente sui loro sessi,
bagnando ciò che è rimasto di reale,
falsità di un anima pura.

Nella notte piumosa,
urla di bambini scuotono i tuoi sogni
che leggeri cadono dai tuoi capelli.

Con occhi grandi
affondi il tuo sguardo nella mia anima,
cercando quello che di vero c'è in me.

Con il mio silenzio,
ti racconterò la storia di un uomo
un finto fantoccio di una casa ammobiliata.

martedì, ottobre 23, 2007

Femme fatale

Chiudendo per un attimo gli occhi,

assaporando per un attimo quelle note,

ti sei impressa dentro la mia mente.


Mandala, angelo artificiale,

con inutili sentenze

hai condannato il mio amore.


Atterrito davanti ad un falso IO,

correrò levando paurose grida,

per risvegliar quel che di simmetrico c'è in me.


Disegnerò volti con il carboncino,

su di una tela nera,

lasciando all'immaginazione la forma dei tratti.


In simbiosi pescherò

in quel lago artificiale

creato dalle mie lacrime.


Giocando con i colori,

dipingerò l'amore di un colore mai creato,

che risplenderà come fuoco impresso sulla tua pelle.


E ancora una volta,

con falsa verità ti dirò

che ti amo femme fatale.

lunedì, ottobre 22, 2007

Io sono cieco

Nella sacralità della visione,
sono diventato cieco,
non posso cambiare
sono cieco.

Amore oscuro,
tu che risiedi nel profondo della mia anima,
ove diavoli han banchettato con i miei pensieri,
ove tutto esiste e nulla più.

Scrutando attraverso le parole,
ti cerco con parsimoniosa giustizia,
rivendicando ciò che mi è stato sottratto,
pretendo ciò che mi è dovuto.

Nel buio delle tenebre ti ho veduta,
brillavi di intensa luminosità,
tutte le stelle intorno a te si sono spente,
ed io sono diventato cieco.

Amore nero,
perfida nell'animo,
tu infliggi i mali peggiori
e doni i sogni migliori.

Aspettando la vista,
ti cercherò con le mani
sperando di ritoccare
quello che solo la mia mente può immaginare.

sabato, ottobre 20, 2007

pensieri

L'assassino stringe tra le mani

la sua arma,

il colpevole inventa

un nuovo alibi.


Gli Dei hanno riguastato il maltempo,

raggi di sole lacerano le nostre povere nuvole,

mentre gocce invisibili di sangue

ci bagnano e riscaldano il viso.


Una donna nuda su di un tavolo freddo

viene depredata del suo impero,

lacrime di sangue

trasudano dal cuore del povero diavolo.


Giorno dopo giorno

ricordi sporadici di una vita mai vissuta,

di un tempo mai guardato,

ci rallegrano facendoci sentire stupidi.


La signora continua il suo lavoro

di mietitrice di anime,

un bimbo urla al mondo

sperando di cambiare qualcosa.


La giostra continua,

imperterrita e testarda nel suo giro,

e attimo dopo attimo

ci riporta al punto di partenza.

venerdì, ottobre 19, 2007

...

Finalmente il maltempo si è aggiustato...

giovedì, ottobre 18, 2007

Alla scapigliatura

Ricordi abusati
tartassano i poveri malati di cuore,
mentre la notte si sovrappone,
con indicibile violenza al giorno.

Lacrime di bambini,
lacrime di fate,
il concetto di vita è abusato,
il mio amore si va affinando.

Fatti e sfatti,
ci divoriamo tra di noi,
carnivori esseri immondi,
pazzi di una vecchia era.

Sul bancone freddo,
carne fresca viene sbattuta
dal macellaio che affila i suoi coltelli
in attesa di altro sangue.

Poeti al massacro,
figli ammalati,
con parole mute
alziamo i nostri cuori al cielo.

Rivoluzionari dell'estasi,
percepiamo un salario
di carne e sangue,
ricercando la paura.

La gente corre per le strade,
le luci si spengono,
i demoni, senza occhi ne bocca,
giocano in un girotondo.

Riciclandomi imparerò ad amare,
riciclandomi imparerò a vivere,
riciclandomi imparerò a gareggiare,
riciclandomi dimenticherò di sognare.

Con gli occhi persi nel vuoto,
con le mani in cerca dell'infinito,
con le labbra verrò ad assaporare
quel che è di innocente in ognuno di noi.

Pazzo uomo poeta,
semplice animo di bambino,
scultore di singole parole,
mendico qualcosa di puro.

mercoledì, ottobre 17, 2007

Una lettera

Mia dolce signora,

queste parole che ti scrivo,

questi versi che ti regalo

sono solo una falsa speranza del mio cuore malato.


Tu non mi hai mai visto,

ma so di certo che mi hai sognato

ero l'eroe dei tuoi sogni

ero come mi volevi tu.


Aspettando un treno

che non è mai passato,

hai guardato al di là del cielo

per vedere il mio viso dipingersi sulle nuvole.


Come una dolce visione,

ti accompagnerò

tra i raggi del sole

e tra le ombre della notte.


Aspetto il momento in cui,

tu non possa più guardare,

e solo in quell'istante

mi rivelerò a te.


E anche se non capirai,

ti leggerò una dolce storia

e ti farò sognare di nuovo

un dolce amore mai avuto.


lunedì, ottobre 15, 2007

.....





















Sto per avere un esaurimento

giovedì, ottobre 11, 2007

Amanti

Desideri bianchi, mi hanno corteggiato

l'intimo del mio sesso,

mentre spade di fuoco

hanno martoriato la mia anima.


Come la più dolce delle creature

sei venuta a me,

con giorni dorati e notti di fuoco

mi hai promesso falsi desideri.


Ed io stupido tra gli uomini

mi sono lasciato ammaliare,

dal tuo sangue nero

e dalle tue alti colline.


Dannate tra le anime,

perdendoci nel buio,

giochiamo con le ombre

in preda al dolore di un sesso incompreso.


Goccia dopo goccia,

i nostri corpi legati

da nodi invisibili,

si ribellano con infinita malizia.


Bocca a bocca,

ascoltiamo le parole mai dette,

mentre i nostri respiri

vengono risucchiati dalle nostre anime.


Sfiorandoti dolcemente,

come un esploratore,

ti percorrerò tutta

cercando quello che nessuno ha mai trovato.


Esplosioni di luce,

profumi miscelati ai sensi apocalittici,

cercando di liberarti dal mio sesso,

proverai le emozioni di un falso re.


venerdì, ottobre 05, 2007

Umane verità

L'attitudine delle cose

non risulta comprensibile

alle umane verità.

Ascoltando il passare dell'attimo,

mentre nuvole gareggiano in bellezza

perdenti di fronte a lei.

Veniamo derisi dal mondo,

girovagando sull'ellisse che ruota

intorno ad un asse immaginario.

Pagliacci fino in fondo,

viviamo in un immenso circo

in atteso del nostro numero.

Come fiammiferi

risplendiamo per un attimo

fino a spegnerci pian piano.

Sfiorando la vita

con il nostro pensiero,

veniamo assassinati dentro.

Morte interiore dell'animo,

vita eterna del subconscio,

siamo gli immortali del nulla.

Riempiendo tutti i buchi,

per perderci in un attimo

nel fondo delle tue ferite.

Vivendo come particelle d'aria,

elementi semplici,

veniamo assorbiti e rigettati.

Ed il mondo, madre vedova di figli maledetti,

ci trasporta intorno ad altre stelle,

ballando con il sole e festeggiando con la luna.

giovedì, ottobre 04, 2007

Parole immaginarie

Parole segrete sussurrate al vento

si perdono nel silenzio della notte,

mentre spiriti affannati

ricercano la libertà del pensiero.


Giocando con i cuori altrui,

hai perso la concezione

del mondo fantastico,

trasformandoti nell'essere maledetto.


C'è qualcosa dentro di te,

che vive e respira

in un mondo sporco,

cercando di rimuove le catene.


Un vecchio guarda il vuoto

e pensa alla sua ultima stagione,

e sa che ormai il tempo

degli amori e dei dolori volge al termine.


Tutto quello che ci circonda

è sbagliato e non ha senso,

tutto quello che ci circonda

è sbagliato ma continua a vivere.


Scoppietta il fuoco estivo

illuminando giovani amori

intensi come la notte

che dureranno solo pochi giorni.


E noi, come carne fresca,

pronta al macello,

ci attardiamo nei nostri pensieri

mentre l'alba e la solitudine si avvicinano.


Spiriti e folletti che domate il suo sonno,

risvegliatela e scuotetela da quel mondo proibito,

e riportatela a me, in un viaggio tra le nuvole,

lasciandola cadere con dolcezza sul mio amore.

mercoledì, ottobre 03, 2007

Vite ricliclate

Parole sconnesse di un mondo fatato,

lei si affaccia alla finestra della realtà

e con fare compassionevole

getta un occhio sull'anima mia.


L'assassino affila la sua arma,

che userà ancora una volta

per liberare l'IO dalla falsa solitudine

e volterà un occhio al cielo vizioso.


Il bimbo racconta un sogno,

verità innocente dell'anima,

che rinfresca come la rugiada

nel dolce mattino dell'animo.


La donna, ormai non più fata,

vende per pochi soldi

il suo corpo avvizzito all'assassino,

sperando di ricevere la giusta ricompensa.


L'erba brucia nei campi

ed una dolce aroma

di insignificante ignoranza

si sparge nel paese con il campanile.


Ancora una volta svegli,

ci si prepara per atti quotidiani,

di leggera e continua stupidità,

aspettando la notte.


E tutto continua a ripetersi,

giorno dopo giorno,

il mondo riprende vita e muore

e lei ancora una volta getta il suo sguardo compassionevole.

martedì, ottobre 02, 2007

La saggezza delle parole

Il fuoco brucia e scoppietta,

in un cuore libero

mentre la notte color ebano

illumina la nostra mente,

guscio d'uova, fragile al tatto.


Ricerchiamo l'essenza,

corriamo dietro la vita

mentre i nostri spiriti sono ammanettati,

e le nostre parole, mute

si spargono in giro

come sonorità stonate.


La ricerche dell'essenza,

nei tuoi occhi di bambina

rincuora i nostri tagli

e senza di lei, si muore con lei

ricercando un rifugio

dentro il crepuscolo.


Ridiamo nella folla,

giochiamo con la folla,

facciamo parte della folla

solo per non essere notati

da coloro che ci inseguono.


Libro, maledetto colmo di saggezza,

tu che con i tuoi disegni,

mostri la falsa verità

e ci rendi prigionieri di nuovi pensieri,

schiavizzandoci alla lettura

e facendoci innamorare di frasi malsane.


Le parole si susseguono

in un labirinto irto,

di peccati e maldicenze,

ed io, povero lettore,

rimarrò imprigionato

cercando la via di fuga.

lunedì, ottobre 01, 2007

A mio padre

Quando la notte arriva,

ed il silenzio circonda il mio letto,

i sogni taglienti si fanno strada

come ricordi abusati,

e tu mi compari dinanzi

o padre mio,

tu che come un guerriero

hai lottato per la tua famiglia,

tu che con il tuo sangue

hai generato la vita, i sogni e le speranze

di questo povero eletto,

cosa hai meritato per i tuoi sacrifici

se non una lapide con due scritte,

ti sei beffeggiato della vita e della morte,

e con un solo sguardo

mettevi paura a colei che si è ostinata a portarti via

da questo mondo non degno della tua presenza,

e ora giaci nei miei ricordi e nei miei sogni,

attraverso essi continui a parlarmi,

mi rincuori con il tuo sorriso

ed io ci sto male,

il dolore di non poter riabbracciare ancora una volta

quella persona che ha saputo infondermi il coraggio,

mi hai insegnato a lottare, ed io adesso

dinanzi al riflesso della vita

piango lacrime impregnate di ricordi,

come desidererei che il mondo non finisse con la morte

come desidererei ancor di più abbracciarti

e sentire il tuo respiro che calma il mio animo,

tu e solo tu, padre mio

meriti una lode ed un monumento,

tu che hai combattuto contro le ingiustizie,

tu che hai aiutato tante anime dannate,

tu che con la logica hai soggiogato la vita,

tu che non avevi paura della morte,

tu che mi hai insegnato a non aver paura di niente,

tu e solo tu regnerai nei miei ricordi per tutta la vita.