Parole sconnesse di un mondo fatato,
lei si affaccia alla finestra della realtà
e con fare compassionevole
getta un occhio sull'anima mia.
L'assassino affila la sua arma,
che userà ancora una volta
per liberare l'IO dalla falsa solitudine
e volterà un occhio al cielo vizioso.
Il bimbo racconta un sogno,
verità innocente dell'anima,
che rinfresca come la rugiada
nel dolce mattino dell'animo.
La donna, ormai non più fata,
vende per pochi soldi
il suo corpo avvizzito all'assassino,
sperando di ricevere la giusta ricompensa.
L'erba brucia nei campi
ed una dolce aroma
di insignificante ignoranza
si sparge nel paese con il campanile.
Ancora una volta svegli,
ci si prepara per atti quotidiani,
di leggera e continua stupidità,
aspettando la notte.
E tutto continua a ripetersi,
giorno dopo giorno,
il mondo riprende vita e muore
e lei ancora una volta getta il suo sguardo compassionevole.
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