lunedì, maggio 05, 2008

Napoli

Alla ricerca della strada perduta,
mi accingo su una torre
per ammirare il tuo portamento da gran signora.

Sfoggi con maestosa vanità
i tuoi gioielli, e nascondi, sculettando,
la malizia e la lussuria.

Quanti ti hanno amata e odiata,
quanti passeranno notti insonni per cercarti
negli angoli bui dei vicoli.

Più potente della corrente di Mosken,
hai rapito il cuore dei poveri viandanti
saziando la tua fame con le loro povere ossa.

Angelo che sbuchi dall’inferno,
sculettando cammini fiera tra i borghi,
inconsapevole del tempo passato.

Visione effimera,
ti allontani adagiatamente nella notte
che ti cinge con l’oro delle stelle.

Napoli sei proprio una gran puttana,
con le tue strade & le tue canzoni
e con la storia dei tuoi briganti e malfattori.

venerdì, maggio 02, 2008

Sinfonia

Regina dei miei sogni,
dolce creatura che profumi di sesso,
reliquia che giaci in fondo al mare,
soffocata da un amore bucolico.

I pensieri come onde
s’infrangono sulle tue curve,
il sole, malato, giace con i suoi raggi
sulle tue bianche colline,
mentre la sabbia si lascia accarezzare
dai tuoi capelli dorati.

Sirena sinfonica,
angelo artificiale,
sei nata per sbaglio,
vivi nell’errore.

Melodiche sono le parole,
che si accingono con adagiata fierezza
verso il lobo delle tue orecchie,
sussurrando frasi e
accarezzando con infamia quel cuore
che risplende soave come una sonata.

Mio dolce Dio,
dammi la forza per adagiare
il mio corpo sul suo,
rendimi immortale per un istante.

"scritta ascoltando moonlight di Beethoven"

martedì, aprile 29, 2008

Spleen

Quando il tempo scorre pesante,
come una luna sporca di sangue
che oscilla sui nostri pensieri.

Quando la verità si nasconde,
come un immagine nera
dentro un labirinto oscuro.

Quando la falsità si presenta,
come maschere di cera
senza occhi ne bocca.

In quell’istante,
odiamo le campane che si volgono
al cielo con imponente furia,
risvegliando la speranza
uccidendo l’angoscia.

lunedì, aprile 28, 2008

La notte degli amanti

Viaggiando nell’infinito,
anime intorpidite &
pensieri riflessi.

Rispecchiandomi nel tuo cuore
ruberò i segreti delle verità transitorie
giocando con il sapore delle tue labbra.

Sei l’innaturale immagine
che si riflette nel mio amore,
dolce e spaventoso.

Come la libertà di parola,
come un fiore che nasce a nuova vita,
come il pensiero di un semplice amante.

Mi ubriacherò di nettare,
mi calerò nel buio della notte
e giocherò con il calore del tuo sesso.

La luna con la sua regione purpurea
sta prendendo il posto dei nostri pensieri,
combinazioni di fantasie erotiche.

Un uomo e una donna
si stanno amando inconsapevolmente
dietro il riflesso di una luna malsana.

mercoledì, aprile 02, 2008

Riflessi dell'anima

Inquietudine di un sogno,
gocce di sudore si spargono sul mio corpo,
mentre l'aria acquista il sapore della ruggine.

Notte dopo notte,
sogni su sogni,
mi ritrovo nel paradiso di una vita artificiale.

Rispecchiandomi nelle gocce di rugiada,
amo sempre di più quell'immagine,
riflesso della mia anima.

Parole rubate all'amore,
riecheggiano festose nel mio cuore,
falso oro del povero eletto.

Deridendo la falsità,
mi nascondo dietro una maschera di cera
arrancando la giusta verità.

Nella mia mente riecheggiano le parole dei poeti dannati:
"Siamo i figli dei padri ammalati
svolazziamo muti attoniti e affamati".

Saggezza dei poeti di altri tempi
riempite l'inconscio e svuotate la mia anima
dai pensieri torbidi di questi giorni strani.

giovedì, marzo 20, 2008

Confusione del saggio

Confusione del vecchio saggio,
arrancandosi in una giornata umida
si rispecchia in pozzanghere di sangue.

I pensieri scivolano nei suoi occhi
mentre strani ricordi lo perseguitano,
ferite di una vita precedente.

Saggezza del pensiero,
imparando da un ricordo
insegnando la vita.

I bambini lo circondano ansiosi,
aspettando le sacre parole
di un racconto favoloso.

Il racconto di un amore perduto,
che ha elevato la sua anima celestiale
per farlo cadere in un inferno personale.

Spirito e corpo infernale,
odiando la vita
mi hai insegnato ad amarla.

Fortuna dei sogni,
sconsiderata pazza giocoliera
di sentimenti profani.

Nascosta in un angolo del cuore,
giochi con l'amore di una parola
senza capire che eri un sogno.

Il risveglio è imminente,
altri cinque minuti di oblio
e poi di nuovo la luce.

venerdì, marzo 14, 2008

L'apparenza delle cose

Estasi mentale in una giornata uggiosa
mentre i pensieri fanno da cornice
all'esistenza del pover uomo.

Gli occhi di lei fissi su di me
guardando quello che avevo da offrire
e non ragionando su quello che ero.

Stanchi del nuovo mondo,
semplifichiamo l'estasi di due corpi
soffermandoci all'apparenza delle cose.

Confessioni pericolose di un cuore malato,
spogliamoci dei nostri peccati
mettiamo a nudo quello che di reale nascondiamo.

Voce celestiale di questo nuovo mondo,
corpo angelico di questa terra
ferita e martoriata nell'anima.

Siamo esseri persi nell'oblio
alla ricerca di un amore selvaggio
cercando di riempirci di lei.

lunedì, marzo 10, 2008

Muorendo nella notte

Anestetico mentale,
sfiorando la pazzia,
resto immobile nell'infinito.

Viaggio inebriante,
di uno spirito saturo,
gli occhi lo circondano come pianeti.

Essere galleggiante in universo senza fine,
fregando l'uomo diventi uomo,
rimembrando l'estasi di un bacio.

Muore la notte di una vita tragicomica,
mentre il buio soave e denso al tatto,
lo circonda e ricopre di pece.

Eri là a sfiorare l'infinito,
mentre le sue lisce cosce
ti aprivano le porte del paradiso.

L'ultimo respiro,
l'ultima visione,
il mattino si è risvegliato.

venerdì, marzo 07, 2008

Prigioniero dell'amore

Paesaggi incantevoli,
nell'oblio della conoscenza,
circondano il suo corpo
riportandoci alla dolcezza della visione.

Esseri persi nell'infinità dei suoi occhi,
sogniamo mondi imperfetti,
paradisi celestiali,
espressione per l'amor proprio.

Stanchi di una vita,
stanchi di inutili parole,
viviamo per vivere
sudando il nostro amore.

Una semplice parola,
con molteplici forme
a volte magnifiche
a volte infernali.

Occhi cuciti, labbra serrate,
le mie mani sfiorano l'immenso,
assaporando gli odori,
immagine di un angelo asimmetrico.

Prigioniero dell'amore,
ho addobbato le quattro mura,
con parole e frasi dolci,
rassegnazione dello spirito.

lunedì, marzo 03, 2008

Prigione dell'anima

Viviamo in una cella,
una gabbia di cemento armato,
come esseri in trappola.

Rinvanghiamo ricordi assopiti,
parole rubate,
sogni mai fatti.

Mentre le urla dei nostri versi,
riecheggiano tenebrose
negli angoli oscuri della nostra cella.

Prigionieri del nostro essere,
carcerieri delle nostre voluttà
arranchiamo una domanda.

Chiusi in una stamberga,
tra sorrisi, grida e sciame di falsità
ci tappiamo le orecchie per non sentire.

Ora dopo ora, martoriamo la nostra anima,
con parole e pensieri, cercando di soffocare
quello che di reale rimane in noi.

venerdì, febbraio 29, 2008

Recitando nella notte

Le lancette dell'orologio
scandiscono lente il tempo dei ricordi
riportandoci alla mente le immagini
del giorno appena trascorso.

Il sole splende forte
colorando il cielo
e illuminando il povero libertino,
che invoca le paure dei suoi pensieri.

Forte nelle parole,
dolce nei gesti,
l'attore recita la sua ultima scena
del suo ultimo copione.

Allegri ci attardiamo al calar della luce,
mentre la luna messaggera di amori,
riprende il suo posto
nella notte stellata.

Coppie nude, amori rubati,
i pensieri si intrecciano e contorcono
in posizioni e forme irreali,
gesta eroiche di un altro tempo.

Il povero poeta,
steso sull'asfalto freddo,
arranca ricercando
la sete di un amore mai nato.

giovedì, febbraio 28, 2008

Reminiscenza delle parole

Ispirazione di una mente malsana,
versi riecheggianti in un animo nudo
assoggettano l'uomo, spirito libero.

Utilizziamo quel che ci resta
per creare un idillio all'infame libertà
sensi sottomessi da un innata malizia.

Come fuoco, vento e amore,
bruciamo, soffiamo e moriamo
risplendendo di un intensa luminosità.

La strada brucia nel sole mattiniero
mentre i sognatori aprono gli occhi
alla ricerca di un nuovo mondo.

Il nuovo mondo,
come in una favola
vive e cresce nei nostri sogni.

Ridateci la parola
frammenti di lettere
che ci fanno sentire superiori.

Anima che risplendi nell'oblio delle cose,
piccolo focolare innocente
dolce reminiscenza di un amore perso.

Cerchiamo qualcosa di reale
cerchiamo qualcosa di immorale
cerchiamo la libertà insita nelle nostre paure.

martedì, febbraio 26, 2008

La clessidra del tempo

Realtà confusa,
il futuro si riflette negli occhi di vetro
dello straniero.

Parole sacre riecheggiano sotto la pioggia
che cade lenta bagnando ciò che di immorale
conserviamo dentro l'anima.

Sensi offuscati dal sesso,
una straniera cerca amore,
ma troverà solo la falsità di un fallo malsano.

In cerca di qualcosa,
ci spingiamo al di la dell'umane virtute
dove qualcosa di puro ci appare come un miraggio.

In cerca di una parola
che ci faccia sentire come bambini
ci perdiamo nell'infantile incoscienza.

Il demone e sito nei nostri cuori,
ove banchetta con le nostre emozioni
e ci spinge verso una possibile autodistruzione.

C'è qualcosa di sbagliato nei suoi occhi,
dove la mia immagine tante e tante volte
si è immersa con infinita dolcezza.

Cercando una falsa verità,
ho amato fino all'annullamento
di tutte le emozioni.

Dolce assassina dei miei sensi,
quanta sofferenza nelle tue false parole,
quanto dolore nel tuo falso amore.

La vita non è altro che un susseguirsi di immagini
che scorrono lente insieme ai granelli di sabbia,
un intera esistenza chiusa in ampolle di vetro.

Ribelliamoci a noi stessi
risorgiamo e frantumiamo
il vetro che ci conserva.

Nutriamoci di amore & sofferenza
facciamo posto ad un allegro sogno,
uccidendo lentamente i pensieri malsani.

martedì, febbraio 19, 2008

martedì, gennaio 29, 2008

L'essenza dell'eroe

Pensieri torbidi, mani incatenate,
coscienza superiore, vista offuscata,
sogno dietro sogno,
abbatto con infantile innocenza
un muro, essenza del mio IO.

Blindiamo le nostre parole,
rifiutiamo gli sguardi
e ci avvicendiamo esseri incompresi,
anime perse nell'oblio,
in un mondo irreale.

Paradiso e inferno,
amore e odio,
paura della vita e della morte,
ancheggia la signora in nero,
sensuale creatura di un mondo fatato.

Molecole di pensieri,
ci circondano insofferenti
riportandoci nell'antro della belva,
risvegliando la coscienza dell'eroe,
pronto a combattere il suo mostro interiore.

Profumo di vita,
le papille gustano il sapore amaro,
di parole create nell'infinito,
mentre corpi celestiali
si accoppiano in esplosioni di sensi.

venerdì, gennaio 11, 2008

Morte di un poeta

Il tempo della rivalsa giunge alla fine,
morendo lentamente dentro,
mi avvio per i sacri giardini dell'eden.

Consapevole di quello che succede,
riluttante per il compiersi del destino,
la mia ora si avvicina inesorabile.

Giorni passati a pensare,
a quel che ne sarà di noi,
fin quando l'amara consapevolezza volge al termine.

Mio caro lettore, i nostri minuti sono contati,
il tempo lungo, di giorni malsani si affievolisce
nella clessidra della vita.

Tocco con mano gli ultimi istanti,
granelli di sabbia che scorrono,
senza poter fermare per un attimo il momento.

La mia fine è imminente,
avrei voluto creare qualcosa di personale,
avrei voluto sognare una vita diversa.

Il sangue all'interno sgorga riluttante,
il mio organismo invecchia precocemente
il mio pensiero frammento di un ricordo.

Ma anche se presto farò compagnia ai vermi,
tu lettore non uccidere le mie parole,
fatti soggiogare da esse e rendimi eterno.

Tu e solo tu puoi farmi vivere,
per sempre nei tuoi pensieri,
fa che le mie parole non si perdano nel crepuscolo della sera.

mercoledì, gennaio 02, 2008

L'animo del poeta

La luce morente
mi offusca la mente,
spirito alcolico che giaci dentro di me.

La mia anima è custodita
in un involucro di carne & ossa.

Mi hanno tagliato le mani
per smettere di combattere
ma la mia mente canta un idillio alla libertà.

Falsità dell'animo
il mio amore giace in una tomba di cartone.

Favole raccolte in un libro,
racconti di donne lussuriose e di principi malsani,
epoche di guerra e falsità d'animo.

La verità muore
in un letto vergine.