lunedì, marzo 10, 2008

Muorendo nella notte

Anestetico mentale,
sfiorando la pazzia,
resto immobile nell'infinito.

Viaggio inebriante,
di uno spirito saturo,
gli occhi lo circondano come pianeti.

Essere galleggiante in universo senza fine,
fregando l'uomo diventi uomo,
rimembrando l'estasi di un bacio.

Muore la notte di una vita tragicomica,
mentre il buio soave e denso al tatto,
lo circonda e ricopre di pece.

Eri là a sfiorare l'infinito,
mentre le sue lisce cosce
ti aprivano le porte del paradiso.

L'ultimo respiro,
l'ultima visione,
il mattino si è risvegliato.

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