mercoledì, ottobre 31, 2007

Ricordi notturni

La notte, regione oscura,
ci domina e sorprende con i suoi sapori,
mentre zitti ci avventuriamo nei boschi.

Capanne maleodoranti ci aspettano
in attesa della cattiva civiltà
che ci riporterà il suo falso sapore.

Io e lei stesi su un letto di perle
giochiamo con i nostri corpi e le nostre fantasie,
paura di vivere, la sua figa mi ghermi come una mano amichevole.

Le porte sono tutte spalancate,
in attesa dello straniero
che ci riporti buone notizie.

La pioggia cade dolcemente sui loro sessi,
bagnando ciò che è rimasto di reale,
falsità di un anima pura.

Nella notte piumosa,
urla di bambini scuotono i tuoi sogni
che leggeri cadono dai tuoi capelli.

Con occhi grandi
affondi il tuo sguardo nella mia anima,
cercando quello che di vero c'è in me.

Con il mio silenzio,
ti racconterò la storia di un uomo
un finto fantoccio di una casa ammobiliata.

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