Chiudendo per un attimo gli occhi,
assaporando per un attimo quelle note,
ti sei impressa dentro la mia mente.
Mandala, angelo artificiale,
con inutili sentenze
hai condannato il mio amore.
Atterrito davanti ad un falso IO,
correrò levando paurose grida,
per risvegliar quel che di simmetrico c'è in me.
Disegnerò volti con il carboncino,
su di una tela nera,
lasciando all'immaginazione la forma dei tratti.
In simbiosi pescherò
in quel lago artificiale
creato dalle mie lacrime.
Giocando con i colori,
dipingerò l'amore di un colore mai creato,
che risplenderà come fuoco impresso sulla tua pelle.
E ancora una volta,
con falsa verità ti dirò
che ti amo femme fatale.
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