martedì, maggio 15, 2007

Rivoluzione personale

"Amici, romani, concittadini prestatemi orecchio; io son quì per seppellire Cesare, non per celebrarlo." c.t. Shakespeare "Giulio Cesare"

Nella vita ci sono momenti in cui la nostra voglia di giustizia si fa avanti senza pudore, ed è quello che è capitato a me questa settimana, dopo un anno e mezzo di progetti e correzioni ero arrivato alla fine, ma la mia carissima assistente ha deciso di non firmarmi l'ultima tavola... la follia e l'ira hanno preso il sopravvento e le parole si sono rigettate dalla mia bocca addosso a lei, un senso di piacere mi ha abbracciato rivalutandomi come uomo e essere pensante. Quello che la maggior parte degli studenti hanno sempre voluto dire ma non hanno mai osato per la paura dell'esame io l'ho fatto, conosco i miei limiti non sono di certo un genio ma tanto meno non sono uno stupido e piuttosto che sottostare alla follia di una donna che è entrata in menopausa all'età di 40 anni ho preferito reagire.
Mio padre diceva che ero una testa calda e che non mi tenevo niente perché rispondevo sempre, in realtà nella mia follia c'è una parvenza di buon senso, la vita è unica e va vissuta, se c'è qualcuno che si mette sulla mia strada verrà travolto dal mio buon senso.
Dopo aver mandato a quel paese la mia assistente, sono andato a parlare con il professore, l'idillio della ragione era dalla mia parte ed il mio modo di fare è stato premiato, presto farò l'esame e mi farò valere per quel che valgo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

GRANDEEEEE!!!!!!!Hai fatto benissimo! Devono capire che dietro la parole "studente" c'è innanzitutto una PERSONA!!!
Forza, Sè! Ancora un po' e ti levi davanti tutta questa gente!!!
Ti abbraccio forte!
Cla.