lunedì, novembre 06, 2006

Il peso più grave

Se un giorno o una notte un demone strisciasse dentro la tua più solitaria solitudine e ti dicesse: "Questa vita, questa che adesso tu vivi ed hai vissuto, dovrai viverla ancora una volta e un numero infinite di volte; e non vi sarà niente di nuovo, ma tutto ritornerà, ogni dolore e ogni piacere, ogni pensiero e ogni sospiro, ogni cosa piccola e grande, e tutto nello stesso ordine... anche questo ragno, e questo chiaro di luna tra gli alberi, ed anche questo momento, ed io stesso. L'eterna clessidra dell'esistenza sarà sempre di nuovo rovesciata, e tu con essa, piccolo granello di polvere".
Non ti getteresti per terra digrignando i denti e maledicendo il demone che così ha parlato? Oppure hai vissuto una volta un momento meraviglioso, in cui potresti rispondergli: "Tu sei un dio, e non ho mai udito voce più divina".
Se quel pensiero si impradonisse di te, farebbe di te un altro da quello che sei, e forse distruggerebbe quello che sei. Di fronte a tutte le cose porresti la domanda: "Vuoi questo di nuovo e per innumerevoli volte?", e questa domanda graverebbe come un peso tremendo su ogni atto. Oppure, quanto dovresti amare te stesso e la vita per non desiderare altro che questa ultima eterna conferma e questo ultimo eterno sigillo?

Friedrich Wilhelm Nietzsche

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